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Cuore, mente, corpo

  • zenzerando
  • 24 mar 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

Cuore, mente, corpo.jpg

Olismo. E che sarà mai?! Quando ascoltiamo questo termine, le reazioni generate sono molteplici: si parte da un po’ di confusione che spiana la strada al nemico numero uno dell’umana coscienza, lo scetticismo. Successivamente, si mette fisiologicamente in dubbio l’efficacia di tale scienza e, naturalmente, ecco che la diffidenza fa breccia nei cuori di coloro che giungono alla definizione di “approccio olistico”.

Ma... conosciamo bene il significato e la forza delle discipline olistiche?


Il termine olismo deriva dal greco όλος, olos ed indica la “totalità”, il tutto. In medicina, rappresenta lo stato di salute globale dell’individuo e la ricerca di questo stato è orientata alla persona stessa più che alla malattia, alle cause che l’hanno generata piuttosto che al sintomo, sfruttando la straordinaria capacità che il corpo stesso possiede di autoguarirsi.


Sapete perché l’uomo è così ostico alle medicine alternative? Perché noi umani civilizzati, ormai troppo occupati nel focalizzare la nostra attenzione sul materiale, sul concreto, sul tangibile, abbiamo dimenticato che la perfetta macchina meravigliosa del nostro corpo è formata da pura energia, e solo il perfetto equilibrio tra corpo-mente-spirito permette il benessere autentico dell’individuo…


Già, perché siamo davvero tanto abituati al “vedere per credere”, per questo ci suona strano, quasi surreale, se ci si palesa la possibilità di guarire noi stessi semplicemente intervenendo sulla magica “triade” di cui siamo composti. L’approccio olistico, dunque, si propone di comprendere a fondo la ragione del malessere per poterne estirpare la radice, va direttamente alla fonte del problema per ristabilire l’ordine ed eliminare la causa del disequilibrio che porta al manifestarsi del disturbo fisico o mentale che sia. La disciplina olistica non fa altro che fornire all’individuo gli strumenti che gli occorrono per riscoprire le proprie facoltà di guaritore, presenti dentro di lui sin dalla nascita.


Bene. La maggior parte dei lettori, a questo punto, sarà già divisa in più fazioni distinte, tutte scandalizzate da quanto appena letto: c’è chi non riesce a proferire verbo alcuno, chi scuote la testa con piglio severo, chi inveisce contro lo schermo del pc... TRANQUILLI! Con questo non si intende escludere in ALCUN modo la medicina tradizionale!


E’ chiaro che, se una persona necessita di cure urgenti perché, ad esempio, sta avendo un infarto, è logico che il medico debba intervenire immediatamente per curare il paziente… successivamente, però, quello che si rende necessario, è un intervento di tipo olistico per scoprire le cause di quell’infarto.


Non bisogna trascurare la dimensione preventiva dei malesseri fisici, elemento fondamentale per la conservazione dello stato di salute, né tantomeno la componente “metafisica” del disagio. Oooooh.. ora che avete ripreso a respirare naturalmente, e comunque continuate a volgere lo sguardo verso le discipline olistiche con quella puntina di “sano” scetticismo che regola le nostre esistenze, sono pronta a confutare anche l’ultima resistenza rispetto alla “scienza del tutto”, l’appartenenza:



  • NO, non è settaria;

  • NO, non è rivolta solo a determinate scuole di pensiero;

  • NO, non riguarda un orientamento sociale specifico;

  • NO NO NO, non riguarda un particolare orientamento religioso.


L’approccio olistico, come tutte le medicine alternative, è assolutamente aperto a tutti, indipendentemente da ciò in cui si crede ed è l’ideale per chi sente la necessità del cambiamento, per chi sa che è arrivato il momento di abbandonare le vecchie abitudini, per trovare, anzi, ri-trovare dentro di sé, la Luce e il benessere che ci accompagnano dalla nascita...


Così fuori come dentro.”

Ma questa è un’altra storia... ;)


A presto!


Zenzerina

 
 
 

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