Tra i semi oleosi... I semi di zucca
- zenzerando
- 3 lug 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Sono ancora poco utilizzati in cucina, non si sa mai bene come usarli, con cosa abbinarli, se tritarli o spargerli così come sono… Parliamo dei semi oleosi.
Oltre alle storiche noci, mandorle, nocciole, pistacchi e arachidi, rientrano nella categoria anche i semi di lino, girasole, sesamo, zucca e pinoli.
Oggi ci soffermiamo sui semi di zucca.

Essi appartengono alla famiglia dei Cucurbitaceae, noti anche come pepita, sono dei semi dal colore verde scuro e dalla forma piatta, racchiusi in un guscio dal colore giallo molto pallido dalla forma ovale con punta conica. Crescono all’interno della zucca in quantità numerosa, considerando che raggiungono quasi 500 unità nel periodo autunnale (stagione ufficiale della zucca).
I semi di zucca si trovano nei negozi alimentari, nelle erboristerie e nei negozi biologici ma è anche molto facile procurarseli da soli: tagliate a metà la zucca e raschiatene l'interno, facendo attenzione a separare i semi dai filamenti con cura. Una volta estratti, lavate i semi e metteteli in una pentola con acqua (1 tazza d'acqua ogni mezza tazza di semi) e sale (1 cucchiaio da tavola per ogni tazza d'acqua). Fate bollire l'acqua e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Scolate i semi e disponeteli su una teglia. Fate tostare i semi in forno per almeno 20 minuti a 180°, o fino a quando non sono dorati. (Fonte: http://www.cure-naturali.it/dieta-alimenti/1943/semi-oleosi/393/a)
Nonostante le loro piccole dimensioni, i semi di zucca sono molto importanti per il nostro organismo, infatti, sono composti da grassi per circa il 50%, da carboidrati per il 24% e per circa il 18% da proteine. Sono, inoltre, ricchi di minerali come il magnesio, zinco, selenio e contengono anche vitamina E.
A cosa fanno bene? Tra le proprietà benefiche ricordiamo che:
sono usati da sempre come rimedio naturale contro i vermi: l'efficace azione vermifuga di questi semi porta al distaccamento dei parassiti dalle pareti intestinali agevolandone l'espulsione;
combattono l’insonnia grazie a un elevato contenuto di triptofano, un aminoacido precursore della serotonina;
combattono irritazioni, infiammazioni e disturbi alla vescica e cistiti;
calmano il cuore e rilassano grazie alla presenza di magnesio;
hanno proprietà antinfiammatorie, alleviano infiammazioni, irritazioni e gonfiori;
sono antiossidanti, prevengono quindi tumori e migliorano la regolarizzazione dell’insulina, equilibrando il diabete.
Che dite, vale la pena iniziarli a mangiare?! Ve li consigliamo nelle insalate, oppure al naturale come stuzzichino, ottimi anche per arricchire zuppe, salse; possono, infine, anche essere aggiunti nell’impasto del pane o rustici o tritati e amalgamati con lo yogurt.

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