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Scelte alimentari: il vegetarismo

  • zenzerando
  • 26 giu 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

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In questo articolo si parla di scelte. Più precisamente di scelte alimentari. L'argomento è già molto dibattuto, ma la cosa che mi ha spinto a scriverci sopra è la voglia di rendere ancora più consapevole la mia scelta di diventare vegetariano, e la confusione che ancora, nonostante l'enorme informazione c'è su questi argomenti. Questo sarà il primo articolo di una trilogia, nelle prossime settimane affronteremo anche il tema del veganismo e del crudismo.


Per definizione si definisce vegetariano chi adotta un regime alimentare che esclude la carne. Scegliere una sana dieta vegetariana significa apportare al proprio organismo il giusto apporto nutritivo quotidiano. Una dieta vegetariana prevede il consumo di:

  • Cereali: frumento, riso, orzo, sorgo, miglio, avena, segale,triticale, grano saraceno, fonio, quinoa, mais, e tutti i prodotti cosiddetti da forno (pane, pasta, pizza...);

  • Verdure di tutti i tipi e funghi;

  • Frutta fresca e secca;

  • Legumi vari (che includono la soia e i prodotti che prevedono il suo impiego);

  • Noci e semi;

  • Spezie ed erbe aromatiche;

  • Latticini e derivati del latte;

  • Uova;

  • Miele


Se quindi stai pensando di diventare vegetariano ricorda che l'accortezza che devi avere, è quella di assumere tutte le vitamine e i nutrienti di cui il nostro corpo ha bisogno:

  • Di proteine che puoi trovare nelle uova e nei latticini, nei legumi, nella frutta secca, nei semi, nei cereali integrali e nei prodotti a base di soia;

  • Di calcio assumendo alimenti come: tofu, latte, latte di soia, succhi di frutta, verdure a foglia verde (broccoli, spinaci, cavoli e broccoli);

  • Di vitamina B12. Latte, formaggio, uova, cereali, soia e integratori vitaminici sono ottime fonti di tale vitamina;

  • Del ferro presente in fagioli, piselli, lenticchie, cereali;

  • E in fine di zinco consumando cereali integrali, prodotti a base di soia, frutta secca, germe di grano.


La scelta di non mangiare carne può essere riconducibile a molteplici motivi, ma generalmente lo si fa per per motivi legati alla salute, all'etica e all'ambiente. Per quanto riguarda la salute è ormai comprovato che i vegetariani sono più sani e longevi degli onnivori, invecchiano meglio e sono meno soggetti a malattie come cancro, diabete mellito, osteoporosi, arteriosclerosi, ictus, allergie, obesità, cecità, calcoli renali.


Nel mondo vengono uccisi a scopo alimentare 170 miliardi di animali ogni anno, oltre 14 miliardi di animali ogni mese, mezzo miliardo di animali ogni giorno, 19 milioni di animali ogni ora, oltre 300,000 animali ogni minuto e oltre 5390 animali al secondo. Trovo molto interessante un paragrafo che cito testualmente dal sito dell'Associazione vegetariana italiana (www.vegetariani.it), efficace e chiaro, un passagigo che a mio avviso permette di aprire gli occhi su quello che realmente accettiamo mangiando carne.


"Uccidere un animale, sfruttare il suo copro per trarne cibo, pelli o forza lavoro è sempre un atto ingiusto. La nostra cultura è così calcificata nei suoi pregiudizi, così radicata in millenni di abitudini brutali, che ci fa credere legittimo utilizzare gli altri animali per i nostri scopi. Cade in secondo piano di fronte alle pretese della consuetudine e del profitto il fatto che anche gli altri animali come noi sono esseri senzienti, dotati di una personalità ed emotività propria, di una capacità di pensiero (più o meno sviluppata) e di un interesse autentico per la propria esistenza. In nome di una tradizione sanguinaria e del guadagno di pochi si trascura il loro diritto a vivere ed essere liberi."


In ultima analisi se ipotizzassimo un consistente aumento di individui che decidono di cambiare le proprie scelte alimentari a favore di un regime alimentare vegetariano, ne conseguirebbe una netta diminuzione dell'inquinamento globale. Proprio così perchè il 43% delle emissioni di anidride carbonica è da attribuire alla presenza di allevamenti. L'alta concentrazione di animali negli allevamenti, il metano prodotto dalle mucche durante il processo digestivo, sottoposte ad un'alimentazione contro natura e ipercalorica per accellerare l'ingrasso sono una delle cause principali dell'effetto serra. Inoltre è bene sapere che la quantità d'acqua consumata per coltivare i campi destinati alla produzione di mangimi e per abbeverare gli animali fanno si che per produrre un kilo di carne occorrono cento mila litri d'acqua. Per rendere ancora meglio l'idea, decidendo di non mangiare prodotti di origine animale, si risparmia tanta acqua quanta ne sprecheremmo lasciando aperta la doccia ininterrottamente per 365 giorni l'anno. Bisogna sottolinerare che questi sono solo alcuni degli aspetti ecologici che porta in se la scelta di diventare vegetariani.

Quindi basta con le fonti contro l'alimentazione vegetariana perché scorretta! Oltre che eticamente e salutisticamente più adeguata è anche ecofriendly!


 
 
 

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