Due meravigliosi doni della natura: l'acqua e.. il buonsenso
- zenzerando
- 24 mar 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Quante volte durante la giornata ci fermiamo a pensare se abbiamo bevuto abbastanza?
E quante volte, al posto di un bel bicchierone d’acqua per dissetarci, preferiamo scegliere una bevanda ricca di zuccheri e magari anche gassata, che ci fa sentire subito ancora più assetati ma gonfi e per questo rinunciamo ad idratarci correttamente?
E quando rinunciamo al sale per la “paura” di bere troppo a seguito di una cena troppo saporita?
Purtroppo la risposta è una e una sola: spesso il nostro corpo implora acqua, arriviamo a bere solamente quando il nostro organismo, tramite la conseguente secchezza della bocca, inizia a boccheggiare e a supplicarci di reinserire quella meravigliosa sostanza di cui siamo fatti per il 75%. L’acqua, appunto!
La maggior parte di noi, quindi, beve solamente al verificarsi del primo segno di disidratazione… non beve acqua per buona abitudine o per reintegrare i liquidi e i sali minerali necessari al nostro organismo per funzionare al meglio.
Ecco perché, accanto al dono naturale dell’acqua, è necessario utilizzare il dono del buonsenso: non bisogna permettere al nostro organismo di andare in emergenza d’acqua e bere solo per combattere i segnali della sete e della disidratazione; in altre parole, non dobbiamo arrivare a bere quando abbiamo sete.
Un bicchiere una mezz’ora prima di mangiare – prima colazione, pranzo e cena – e la stessa quantità due ore e mezza dopo ogni pasto. Questa è la quantità minima di acqua di cui il nostro corpo ha bisogno. Per non andare in carenza, inoltre, sarebbe utile aggiungere un altro paio di bicchieri d’acqua durante il corso della giornata o prima di dormire. Questi sono i consigli di un grande esperto in materia d’acqua, il dottor Fereydoon Batmanghelidy che nel suo saggio “Il tuo corpo implora acqua” (Macro Edizioni, Cesena, 2004) parla addirittura di un uso medico e scientifico di questa miracolosa sostanza, anche nel combattere malattie gravi causate proprio da una prolungata disidratazione corporea.
Ed è bene usare del buonsenso anche nella scelta dell’acqua che si andrà a bere: ad esempio comprare acqua a bassissimo residuo fisso (quantità di sostanza solida perfettamente secca che rimane dopo aver fatto evaporare una quantità nota di acqua precedentemente filtrata) per poi aggiungere alla nostra dieta integratori di sali minerali acquistati in farmacia potrebbe non essere il modo più efficace di prenderci cura di noi.
Dobbiamo, quindi, imparare a scegliere l’acqua che beviamo in base alle esigenze del nostro corpo ed a dedicare attenzione nella scelta d’acquisto di questa meravigliosa sostanza che è tanto discreta nel suo essere incolore, inodore e insapore, quanto fondamentale per ogni funzione vitale del nostro organismo.
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