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Hic et Nunc

  • zenzerando
  • 24 mar 2015
  • Tempo di lettura: 4 min

Ma nooooo! Non si tratta di un improvviso colpo di singhiozzo, né tantomeno di uno degli incantesimi del maghetto più famoso della letteratura tutta…

ma se Harry Potter avesse conosciuto questa locuzione, ne avrebbe fatto certamente un uso migliore rispetto a noi esseri logicorazionalscettici!



“Qui e ora”! Il meraviglioso e salvifico qui e ora! Tutti ne possediamo il potere, ma solo pochissimi di noi ne conoscono l’effettivo utilizzo e lo sfruttano appieno. Hic et nunc, locuzione latina, sta proprio ad indicare, letteralmente, che una cosa non ammette proroghe nella sua attuazione, ovvero, riporta l’attenzione all’esatto momento presente che ci troviamo a vivere. Semplice, direte voi, che c’è di così complesso da capire? E allora perché passiamo la maggior parte della nostra esistenza totalmente deconcentrati dal qui ed ora? Qui, in questo spazio, e ora, in questo tempo, noi ci stiamo sempre meno, proiettati all’infinito verso quello che sarà dopo, tra un’ora, un giorno, un anno, con la mente perennemente tesa a ciò che potrà essere o, peggio, mooooolto peggio, su ciò che avrebbe potuto essere o che è stato. Un uomo piccolo di statura, ma grandissimo per la sua saggezza, dice: “Ci sono solo due giorni all'anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l'altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere”…beh, il Dalai Lama non ha certo torto riguardo questo argomento e, personalmente, quoto la sua affermazione meravigliosa… ma restringerei il campo al minuto stesso in cui si vive, secondo dopo secondo. Sì, perché bisogna essere pienamente presenti in ciò che ci accade, in ciò che stiamo facendo, fosse anche, semplicemente, lavare i piatti o portare a spasso il cane!


Troppo spesso ci perdiamo dietro a ragionamenti e pensieri su ciò che verrà dopo, o che è venuto prima, così facendo, non facciamo che aumentare il nostro stato d’ansia, le nostre preoccupazioni, fomentiamo angosce che giacciono sempre meno latenti dentro noi stessi e perdiamo di vista il vero senso di quello che viviamo. Noi, appunto, VIVIAMO, respiriamo, ESISTIAMO… tutto ciò è di gran lunga differente dal sopravvivere… Se abbiamo scelto di arrivare su questa Terra, nella nostra attuale forma di esseri umani logicorazionalscettici, è certamente perché abbiamo un percorso da affrontare, una strada da seguire che deve condurci alla nostra massima evoluzione, al nostro Bene massimo… Come facciamo ad imparare la lezione che la Vita ha da impartirci se siamo profondamente distratti da ciò che ci circonda? Come facciamo a cogliere i messaggi che ci arrivano da ogni parte se, invece, pensiamo a tutt’altro fuorché a ciò che, effettivamente, stiamo vivendo nel momento presente? Come facciamo a gioire delle meraviglie dell’Universo?


Ditemi un po’, quante volte, uscendo al mattino presto, avete respirato a pieni polmoni la brezza frizzante e leggera delle prime luci del giorno anziché lamentarvi per esservi svegliati troppo presto? Quante volte, alzando gli occhi, al tramonto, avete sentito un piccolo tuffo al cuore contemplando il cielo tinto di rosa grazie al Sole che, lasciando il suo posto alla Luna, si esibisce in uno degli spettacoli più mozzafiato che il Creato ci ha messo a disposizione? Quante volte vi è capitato di soffermarvi sul sorriso di un anziano, sui gridolini di un bambino che gioca, sul cibo che nutre il nostro corpo? Potrei scrivere fino all’infinito continuando a citare esempi su esempi per avvalorare la mia tesi e so che solo una minuscola parte di noi ha, effettivamente provato una di queste sensazioni miracolose.


Perché? Perché non diamo valore a noi stessi, in primis, perché se lo facessimo, capiremmo che ogni secondo di Vita è un dono che va assaporato in ogni singolo istante, vissuto pienamente e coscientemente, sempre. Perché ci lasciamo distrarre dalle piccole grandi difficoltà che, quotidianamente, incontriamo o abbiamo incontrato sul nostro percorso dimenticando, sempre più spesso, che noi siamo nel qui ed ora, è qui che esistiamo, solo qui siamo in grado di controllare e indirizzare pienamente la nostra esistenza, solo qui ed ora il nostro potere può trovare la sua massima espressione. Che senso ha preoccuparci per quello che accadrà domani? E concentrarsi su un evento che nel passato ci ha ferito od infastidito, che beneficio può darci? Nessuno.

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E ve lo dice qualcuno che, pur annoverando nel proprio curriculum diverse “prove” più o meno dure di vita vissuta, crede fermamente nel fatto che “il passato è PASSATO, nel bene e nel male” come dice il buon Jovanotti. E non può più fare male. Quello che verrà? Chi può dirlo… perché, quindi, preoccuparsi di qualcosa che deve ancora avvenire, sprecando, così, energia vitale preziosissima? Siate qui ed ora, ripetetelo proprio a voi stessi! Ecco spiegata l’utilità profonda della meditazione: essa ci “costringe” a concentrarci sul momento presente, partendo, come già detto, dal respiro.


Essa fa si che i nostri pensieri, pura e potente energia propria di noi esseri logicorazionalscettici, si concentrino meravigliosamente sul momento che stiamo vivendo, permettendoci di valorizzarlo all’ennesima potenza ed annullando, totalmente, l’ansia e lo stress provocati dal pensare costantemente al “prima” o al “dopo”. Fate questa prova, se volete: nel momento in cui sentite che l’ansia per qualcosa che dovete affrontare fa capolino con la sua familiare stretta allo stomaco, preludio di chissà quale possibile ed ulteriore attacco di panico, ripetete a voi stessi, respirando profondamente e consapevolmente: “io sono qui ed ora, in questo momento presente”.


Vi assicuro che, per quanto questa presa di coscienza possa suonare strana, scoprirete dei benefici insperati, semplicemente collocando voi stessi nell’esatto momento in cui vi trovate. E, magari, rinizierete, o, addirittura, inizierete a rendervi conto di tutto ciò di cui siamo circondati, a sentire il calore del Sole che scalda il vostro viso, a VEDERE, oltre che a guardare, i colori del mondo che ci circonda, ad assaporare ogni istante che ci è dato da vivere… e, colmi di gioia e, con i brividi a fior di pelle per cotanto SENTIRE, ringrazierete per tutto questo…

Ma questa, è un’ altra storia!

A presto ;)

 
 
 

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