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Le "ruote" della vita (parte seconda)

  • zenzerando
  • 24 mar 2015
  • Tempo di lettura: 2 min
Bene bene, eccoci ad un nuovo appuntamento! Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta delle “ruote” della Vita. La volta scorsa (Le "ruote" della vita (parte prima)) abbiamo trattato i tre chakra cosiddetti “della Terra”, quelli che regolano più che altro la parte fisica, radicata, appunto, alla Terra, quelli governati dal “qi”. Oggi, invece, scopriamo i chakra più spiritali, più “sottili”. Dico tre perché al quarto chakra, il chakra del cuore, ho piacere di dedicare un articolo a parte… curiosi eh? Dovrete aspettare la prossima settimana per saperne di più! ;) Per ora, occupiamoci del quinto, del sesto e del settimo chakra!



5° CHAKRA, VISHUDDHA, CHAKRA DELLA GOLA.


E’ situato nella metà inferiore del collo e a livello delle clavicole, il colore che lo indica è l’azzurro. Rappresenta l’”IO COMUNICO”, è la creatività, la comunicazione, la spiccata percezione estetica. I bravi artisti, musicisti e altri servitori dell’arte sono persone nelle quali il vishuddha è ben sviluppato. In

senso spirituale, infatti, rappresenta la connessione con l'altrove, l'essere in comunicazione con dimensioni che superano l'umano. Gli organi che dipendono da vishuddha sono quelli, appunto, utilizzati per la comunicazione verbale e le ossa in loro corrispondenza: la trachea, la gola, le corde vocali, il naso, le orecchie, le ghiandole endocrine della tiroide e delle partiroidi. Il senso corrispondente è l'udito. Vishudda è in relazione all'elemento etere e all'energia del suono e racchiude la capacità di ascoltare se stessi e gli altri, di esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni attraverso la voce e tutti gli altri tipi di linguaggio. Il linguaggio è associato all'azione di vivere il proprio lato creativo, permette di creare strutture nuove e di metterle in relazione tra di loro in modo da organizzare il flusso della coscienza. Il quinto chakra ci porta a trascendere i nostri limiti e a dare vita a nuove possibilità e nuove opportunità, a diventare i creatori della nostra realtà, gli attori principali della nostra rivoluzione personale. Il quinto chakra, quando è in equilibrio, dona una voce dolce, un atteggiamento diplomatico e tatto nell'avvicinarsi alle persone con considerazione e generositàIl funzionamento disarmonico di Vishuddha può portare ad affezioni alle vie respiratorie (raffreddore, sinusite, tracheite, laringite, faringite), disturbi alla tiroide, otiti, problemi all'udito, rigidità cervicale. Se c'è un funzionamento eccessivo di questo chakra, a livello fisico si possono generare difficoltà ad ingoiare, mal di gola, ipertiroidismo, afonia ricorrente, infezioni alle orecchie, mancanza di equilibrio, vertigini, dolore alle mascelle e tensione al collo e alle spalle. Sul piano psicologico l'individuo manifesta prolissità, incapacità di sintesi e di ascolto del prossimo, estrema velocità di parola, impulsività, impazienza e iperattività: lo caratterizzano rabbia, orgoglio e senso di superiorità, dogmatismo, autoritarismo e fanatismo.L’'individuo non riuscirà a riflettere sulle proprie emozioni, avrà paura di parlare, difficoltà a esprimersi e a tirare fuori la voce, manifesterà timidezza e sentirà di non avere il diritto di dire e di ascoltare la verità, negando il diritto di esistere alla propria interiorità. La tendenza è a sfuggire il contatto sociale, a chiudersi nel mondo mentale, a non fidarsi di nessuno e a essere a sua volta bugiardo con se stesso e con gli altri. Non avendo abbastanza autostima per credere alle proprie intuizioni, lo caratterizzano indifferenza, pigrizia, introversione e opposizione al cambiamento.



6° CHAKRA, AJNA, “DEL TERZO OCCHIO”


Questo è il grande chakra che si trova al centro della fronte. Il colore di riferimento è l’ indaco e rappresenta la mente tattica, razionale, ed è la fonte della fiducia in se stessi. Ajna è il sesto chakra, il centro dell’intuizione e dell’immaginazione creativa. Il suo funzionamento eccessivo o insufficiente è causa di mal di testa, problemi alla vista e neurologici, insonnia,

autoesaltazione, materialismo e disturbi psicoemotivi. Gli occhi, l’ ipofisi, il sistema ormonale e il sistema nervoso centrale sono gli organi interessati dal sesto chakra e la frase di riferimento è, com’è facilmente intuibile, “IO VEDO”. E’ la sede delle più elevate facoltà mentali, delle capacità intellettuali di discernimento, nonché della memoria e della volontà. Se il sesto chakra lavora in perfetto equilibrio, avremo una mente attiva, facoltà intellettuali elevate e una forte intuizione. Saremo, inoltre, in grado di coordinare tutte le conoscenze con cui verremo in contatto, accrescendo così, ulteriormente, la nostra consapevolezza. Avete mai provato chò che si definisce “testa pesante”? Dipende dal mal funzionamento di ajna!. Tutti gli aspetti della nostra vita saranno organizzati con un’impostazione intellettuale, dominati da desideri materiali, necessità fisiche ed emozioni incontrollate. Le discussioni e le riflessioni spirituali saranno considerati solo una perdita di tempo e rifiutate perché non scientifiche… e ora iniziamo a capire quanto, invece, il materiale poco conti in questo caso! Potrebbe, inoltre, accadere, di sentirci smemorati, di avere problemi alla vista e nei casi limite, il nostro ragionamento sarà disordinato, confuso e totalmente dominato. Come ci accorgiamo se il sesto chakra funziona male? Ascoltando, come sempre, il nostro corpo… I disturbi fisici che si generano dal blocco energetico del sesto chakra si manifestano essenzialmente come tensione sulla fronte (sopracciglia e fronte aggrottate) e alla nuca, con dolore alla testa (cefalee, emicranie, cerchio alla testa) e con senso di pesantezza sulla sommità del capo. Sono presenti anche incubi, nevrosi, confusione, scarso contatto con la realtà, vuoto, difficoltà di attenzione e concentrazione. Mica male per essere “solo” energia che non ha forma né consistenza materiale no?!


7° CHAKRA, SAHASRARA, CHAKRA DELLA CORONA.


E' situato sulla sommità del capo più precisamente nella ghiandola pineale, anche se tecnicamente parlando esso si situa al di sopra del corpo, aiutando a tenere l'individuo in contatto con le energie cosmiche perché ne riceva nutrimento e guida. Il suo colore di riferimento è il viola ed esprime l'unione con il Divino, rappresentando la libertà e la gioa dello spirito e regolandone il contatto con la conoscenza divina. Esso è situato precisamente nella ghiandola pineale ed è costituita da un unico polo. Gli organi interessati dal settimo chakra sono il mesencefalo, gli occhi e l'organismo in generale. Il funzionamento carente di sahasrara porta a stati di inquietudine, insoddisfazione, apatia intellettuale, difficoltà di apprendimento e depressione. Capite da voi l'importanza di questo settimo chakra. Ma niente panico! L'energia può essere regolata a vostro piacimento..basta un po' di allenamento. Quando viene risvegliato la coscienza cosmica diventa la normale condizione umana. Questo avvenimento è raro e potrebbe essere il frutto di una lunghissima purificazione. Una vera illuminazione non può essere compresa dall'intelletto umano, se non la si vive direttamente in prima persona. Non esistono tecniche per aprire sahasrara in quanto esso si regola spontaneamente una volta raggiunto un determinato equilibrio a più livelli, lavorando su tutti gli altri chakra e meditando in solitudine cercando di ascoltare il grande suono del silenzio. Muoio dalla voglia di parlarvi del chakra del cuore...


Ma questa è un'altra storia!


A presto ;)


Zenzerina

 
 
 

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