Meditate, gente, meditate!
- zenzerando
- 24 mar 2015
- Tempo di lettura: 3 min
Bene, bene, bene! Cominciare con una frase
così semplice potrebbe non apparire come il modo migliore per affrontare il nuovo argomento di oggi ma non sapete quanto questo invito può essere la soluzione a molti dei nostri problemi di esseri logicorazionalscettici! Abbiamo visto, negli articoli precedenti, di cosa siamo fatti, cos’è che compone il nostro essere, giusto? Quindi ricordiamo bene che l’energia è parte inscindibile di noi. Ricordiamo anche che, come già detto, trovarsi tra “Terra” e “Cielo”, è sicuramente possibile, ci siamo? Bene. Oggi cerchiamo di capire come fare ad arrivare a tutto ciò senza pensare che questo viaggio sia puramente utopistico o, in alternativa, che sia il frutto di un sonoro ed importante colpo in testa… A tutto questo, semplicemente, possiamo giungere attraverso la meditazione. Dal latino, meditatio, letteralmente, riflessione, la meditazione è un potente strumento di auto-realizzazione che ci permette di creare uno spazio dentro di noi, uno spazio nel quale concentrarci su noi stessi liberandoci dagli schemi rigidi e, sempre più spesso, fallaci, che la nostra mente costruisce nel corso della nostra esistenza. La mente mente! Ebbene sì. Questo gioco di parole è volto a farci capire quanto la nostra mente sia in grado di condizionare la nostra intera vita, soggiogandoci a una condizione di completa distrazione da noi stessi. Certo, spesso tutto questo è il frutto di un meccanismo di difesa che la mente attua per proteggerci, inconsciamente, da quello che noi non vogliamo accettare… ma questo meccanismo, ahinoi, ci impedisce anche di avere una visione reale ed oggettiva delle cose. Che so, non vi è mai capitato di concentrare tutte le vostre fibre cerebrali su un pensiero negativo che poi, puntualmente, ha avuto realizzazione nel vostro quotidiano? Non vi è mai capitato di essere schiavi di un pensiero angosciante anche semplicemente riferito ad un incontro di lavoro finito, successivamente, in malo modo? Non vi è mai capitato di pensare “come farò domani a fare questo? E se tra due anni la mia relazione dovesse finire male? E se mi licenziassero, come potrei andare avanti? E se mi bocciassero all’esame del mese prossimo?” STOOOOOP! È lei, è la vostra mente che ci sta mettendo lo zampino impedendovi di focalizzare la vostra attenzione sul momento presente e viaggia alla velocità della luce generando una serie di catastrofi mentali che, altro non fanno, che peggiorare il vostro status emotivo, allontanandovi, sempre un po’ di più, dall’essere centrati nel meraviglioso “qui ed ora”! È proprio qui che entra in gioco la meditazione.

Ne esistono molteplici tecniche ma tutte riportano ad un unico risultato: acquietare la mente, spegnere, anche solo per pochi minuti al giorno il suo “chiacchiericcio” costante e fastidioso affinché possiamo giungere a concentrarci su noi stessi, liberi da pensieri negativi ed assillanti. La meditazione è in sostanza un metodo per conoscersi a fondo e lavorare con sé stessi che si pratica entrando in uno stato di profonda pace interiore che si verifica quando la mente è calma e silenziosa; le maggiori religioni del mondo, molte psicologie moderne occidentali e culture orientali o altre discipline umanistiche, usano forme di meditazione e riflessione sulla vita interiore. Essa può essere usata come una semplice tecnica di rilassamento o come un mezzo profondo per la crescita della consapevolezza e della spiritualità quindi come una forma di cura di sé. Badate bene, meditare, non vuol dire spegnere il cervello per trasformarsi in una specie di automa in trance, al contrario! Serve per intraprendere un percorso da proseguire giorno dopo giorno per arrivare al miglioramento e al proprio benessere passando attraverso due grandiosi alleati: il silenzio e la pace interiore. Non è che adesso prendete baracche e burattini e vi trasferite sul cucuzzolo della montagna in cerca di silenzio e di pace, no?! Non occorre affatto! Per meditare e restare con sé stessi è sufficiente una stanza silenziosa nella quale recarsi, possibilmente, all’inizio o alla fine della giornata, nella quale potersi spogliare di tutte le proprie paure, delle proprie preoccupazioni, dei propri pensieri negativi, delle chiacchiere della mente. Un ambiente in cui potersi ritrovare, in cui si possa entrare in contatto con sé stessi e qui tornate ogni volta che vogliamo… Ricordate che il cambiamento, la guarigione, parte sempre da dentro. È possibile meditare come più ci piace, sdraiati o seduti poco importa, ciò che conta, ed è fondamentale, è il respiro. Ricordate che abbiamo detto sul respiro, sull’aria che riempie i polmoni colmandoli di Vita? E’ proprio questo che intendo, il nostro respiro, consapevole e controllato, riesce a portarci in un’altra dimensione, ci permette di sgomberare la mente e di ascoltare quello che il nostro IO ha da comunicarci. Partite proprio da qui: sedetevi, gambe incrociate, schiena dritta, occhi chiusi (o per i pigri incalliti, sdraiatevi, possibilmente supini) e iniziate ad entrare in contatto con voi stessi partendo dal respiro. Fate dei respiri lenti e molto profondi intervallando inspirazione ed espirazione con una piccola pausa in apnea piena e vuota. Ad un certo punto, inizierete a sentire la magia… Non a caso ho usato il verbo sentire: sul piano fisico iniziano a palesarsi le prime, lampanti reazioni con la distensione dei muscoli, lo scioglimento delle tensioni, la sensazione di rilassamento cresce e lo stress, inevitabilmente e miracolosamente, si riduce. Sul piano mentale, a poco a poco, i pensieri inizieranno a rallentare, le preoccupazioni e le angosce saranno allontanate gradatamente dalle nostre frequenze… Inizierà a farsi strada, dentro di noi, la pace, la serenità… E la consapevolezza di essere esattamente dove vogliamo essere e che qui possiamo tornare ogni volta che ne avremo voglia, centrati e in contatto profondo con noi stessi, in armonia con tutto ciò che è dentro e fuori di noi… eeeeeh? Piaciuto il viaggio??? Non è poi così difficile, dunque, esplorare la parte interiore di un essere logicorazionalscettico allora? No, non lo è! E possiamo riuscirci tutti, basta volerlo. Quella che vi ho descritto si chiama meditazione recettiva che ha come scopo l'assenza di pensieri e permette alla mente di raggiungere un livello di "consapevolezza senza pensieri", ovvero libero dall'attività psichica dell'essere umano, talvolta caotica e confusionaria ma esistono molteplici metodi di meditazione a seconda, anche delle influenze che si sceglie di seguire ma tutte, e dico tutte, servono a noi per poterci conoscere e per poterci guarire dagli schemi che noi stessi ci costruiamo. Non vi tedierò con tuuuutti i metodi meditativi, il più importante e semplice ve l’ho raccontato… Utilizzatelo gente, utilizzatelo! Verificate su voi stessi… L’energia fluirà sempre più libera e potente dentro di voi e…
Ohibò!!! Ma… questa è un’altra storia!!!
A presto ;)
Zenzerina
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