Empatia, empatia canaglia!
- zenzerando
- 1 giu 2015
- Tempo di lettura: 3 min

Empatia: Capacità di porsi nella situazione di un’altra persona o, più esattamente, di comprendere immediatamente i processi psichici dell’altro. O, come mi piace definirla, meravigliosa “malattia”. Sì, perché, l’empatia è un dono meraviglioso cari miei, è IL dono che tutti noi avremmo bisogno di avere per condurre un’esistenza di Amore ed Accoglienza verso l’altro. Vi è mai capitato di sentirvi estremamente felici mentre la vostra amica vi racconta qualcosa di meraviglioso che le è successo? Non si tratta di essere felice per lei, si tratta proprio di sentire la medesima sensazione. Oppure avete mai provato compassione estrema per qualche sconosciuto incontrato per strada? Tutto bellissimo, certamente, questo dono che tutti aneliamo ci rende quasi dei supereroi sociali, pronti ad aiutare il prossimo laddove se ne presenti la necessità. È tutto meravigliosamente corretto e speciale… se non fosse che la stragrande maggioranza di noi, di chi gode di questa meravigliosa capacità, troppo spesso, non sa come utilizzarla al meglio, a volte non è proprio conscio di averla e, di conseguenza, la subisce. Sì, perché, come detto, l’empatia è uno strumento potentissimo che ci permette di sintonizzarci immediatamente sulle frequenze dell’altro, entrando, senza alcuna difficoltà, “nei suoi panni”. Il che, è bellissimo perché, quando ci troviamo davanti ad una persona positiva, piena d’Amore e di Gioia, quello che sentiamo è pari alle classiche “farfalle nello stomaco”, ci sentiamo felici in accordo con la sensazione che il nostro interlocutore sta sperimentando e fin qui, niente di complicato, anzi, ci troviamo proprio a ringraziare il nostro “specchio” per darci la possibilità di sentire queste emozioni ad alta frequenza. E se, per contro, il nostro interlocutore stesse attraversando un momentaccio? Se le sue frequenze fossero bassissime e lui stesse sperimentando la sofferenza senza capire come combatterla? E sì, miei cari, il rovescio della medaglia… vivremmo esattamente le sue stesse emozioni, provando il senso di torsione allo stomaco che anch’egli sta provando, sperimenteremmo la sua paura, il suo malessere. E avremmo, di certo, voglia di scappare. Ma allora, questo dono tanto meraviglioso, alla fine, non è altro che una fregatura?! No, assolutamente no. Bisogna solo conoscerlo e saperlo utilizzare al meglio per il nostro massimo Bene. Va da sé che, più siamo vicini ed in sintonia con la persona di cui percepiamo le sensazioni, più queste ci coinvolgono e ci “squassano” le viscere, positive o negative che siano ed è per questo che è necessario imparare a gestire questo tipo di situazioni. Immaginate cosa potrebbe succedere se, ad esempio, vi trovaste sulla stessa lunghezza d’onda di una persona che, per sua natura, tende ad assorbire, inconsciamente e senza cattiveria, le energie di chi si trova di fronte… Disaaaaaaaastroooooooooooooo! Assorbireste tutta la sua frustrazione, con il risultato di sentirvi completamente prosciugati. Com’è possibile, allora, fare di questo dono una Gioia, invece che un dolore? È sempre questo il punto… QUI E ORA! Presenza, a sé stessi. Se, costantemente viviamo nel nostro QUI E ORA, siamo in grado di essere presenti sempre, in ogni momento a quello che stiamo facendo e siamo in grado di capire che, seppur meravigliosamente riusciamo a sentire l’emozione di chi abbiamo vicino, ne gioiamo, ne rendiamo grazie, siamo perfettamente in grado di distaccarcene quando e come vogliamo, salvaguardando noi stessi, laddove si trattasse di emozioni negative. Badate bene, non vi si dice di diventare esseri scorbutici e scostanti, vi si chiede solo, e per il vostro massimo Bene, di essere coscienti del vostro ruolo, di riconoscere che ciò che state provando è anche un po’ dentro di voi ma che, assolutamente, non appartiene a voi e, in qualsiasi momento, potete lasciarlo andare. Perché questo? Noi empatici lo sappiamo bene. Pensate: se dovessi dare ascolto a tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutte le emozioni di tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuutte le persone che mi gravitano attorno, sarei un frullatore umano, passerei da stati di gioia estrema a stati di depressione più assoluta che, conseguentemente, non farebbero che annullare la mia integrità psicofisica con buona pace di qualche bravo psichiatra. Noi, invece, abbiamo la capacità di utilizzare questo dono per portare Luce ed Amore in tutti coloro che ne avranno bisogno e che, senza aver bisogno di parlare, riusciranno a sentirsi compresi e coccolati. Basta solo e sempre ricordarsi di non lasciare indietro noi stessi, è questo il segreto. Per il resto, posso solo gioire per voi, per essere stati benedetti dalla “grazia del Sentire”, come la chiamo io. Sappiate che potete fare grandi cose per coloro che sono accanto a voi, cercate solo di non farvi sovrastare… frase d’ordine: IO SONO QUI E ORA, IN QUESTO MOMENTO PRESENTE… et voilà, il gioco è fatto! Godete appieno di questo dono, è un meraviglioso atto d’Amore che non potrà che elevare le vostre frequenze ed essere utile a chi ne avrà bisogno… impareremo anche a contrastare i vampiri energetici…
Ma queste è un’altra storia ;)
A presto!
Zenzerina
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